Dott.ssa Barbara Ingrid CERVETTI |
E’ l’inizio del mio percorso quello che mi ha portato a diventare una
professionista psicologa e psicoterapeuta ma è l’ulteriore e successiva
riflessione “genetica” che mi ha condotto verso un sentiero, fatto di intrecci
e di bivi, che mi ha imposto una riflessione sul ruolo della competenza
relazionale e delle dinamiche psico-sociali, rispetto ad un senso etico di
assunzione di responsabilità nel personale contributo al governo della mia
gente.
Il mio ruolo di oggi, come
Consigliere Comunale del Comune di Torino, è il frutto di sinergie di un’azione
combinata tra due elementi, il mio agire professionale e avido di competenze e
un’innata e prorompente esigenza di riuscire a contribuire alla riduzione del
rischio delle derive autoritarie a favore di una politica per la convivenza,
una politica per il benessere, una politica per la solidarietà, frutto e risultato di una Politica orientata
dall’Etica e di un Etica capace di farsi Politica.
La dimensione politica è lo spazio relazionale istituito in cui si
contrattano costantemente le regole di una convivenza civile, nel quale si
prova a governare le molteplicità di interessi e bisogni, salvaguardando sempre
e comunque il diritto di appartenenza e di cittadinanza comune. Capacità
collettiva che distingue, quando esercitata, la buona politica da quella
cattiva.
Riflettere oggi su che cosa può, della psicoanalisi, aiutare per
comprendere meglio la politica, rimanda a Freud. E che cosa può significare la riflessione di Freud sul governare
(così come psicoanalizzare ed educare) come compito impossibile? La politica è
ancora un ragionamento sulla polis?
La figura centrale sociale del regime democratico è il cittadino. Il cittadino è in primo luogo un individuo
socializzato, ma è l’azione di un individuo poco socievole che plasma l’ordine
sociale e che esige la formazione di processi di scelta collettiva. Inoltre gli individui socializzati al ruolo
di cittadini, cui vengono imputati diritti e doveri, lo sono in modo precario,
parziale, sussultorio.
La comprensione del percorso psicologico del cittadino, sia come
individuo, che come massa , alla ricerca e sofferente di un’endemica scarsità
di leadership, è compito professionale dello psicologo, in particolare nei
punti critici dello sviluppo, quando la domanda di leadership cresce.
L’intelligenza della figura politica si rivela nel dialogo costruttivo
con tutti quei cittadini che sono
delusi, che mugugnano, che trovano astrusi i giochi dei trapezisti della
politica. Che se ne stanno in
disparte. L’intelligenza politica è
quella che dà sostegno a coloro che esitano, che vorrebbero farsi un’altra
idea, plausibile e non ideologica della democrazia.
A questi, che se stanno in disparte, voglio dedicare la mia
professionalità, la mia energia, il mio entusiasmo, per fare loro riconoscerla
vitalità dei sogni che hanno ora, o che hanno fatto da giovani.
Dalla mia famiglia ho imparato che la politica non è di per sé cattiva o
corrotta, ma siamo noi i soggetti corruttori, noi cittadini, con la nostra
indifferenza, la nostra “non” partecipazione, il nostro egoismo e la carenza di
valori fondanti.
Noi produciamo i “cattivi
politici”. E’ figlia di Platone l’idea
per cui “la pena che i buoni devono
scontare per l’indifferenza alla cosa pubblica è quella di essere governati da
uomini malvagi”.
La partecipazione pubblica ai fatti di interesse collettivo è un fattore
decisivo per corroborare la cultura civica : è l’ “apatia” il vero fattore di
crisi del regime democratico.
Tutti riconosciamo che la nostra società , politica e non , sta
attraversando un momento di crisi.
Albert Einstein diceva : “La
crisi è la più grande benedizione per le persone e le Nazioni, perché la crisi
porta progressi. La creatività nasce
dall’angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura. E’ nella crisi che sorge l’inventiva, le
scoperte e le grandi strategie. Chi
supera la crisi supera sé stesso senza essere “superato” “.
Noi tutti dobbiamo alzare la testa al di sopra dell’insoddisfazione,
delle difficoltà, del mugugno passivo, dello, starnazzare dei comici di
strada.
Anch’io voglio alzare la testa e dare il mio contributo, per questo sono
entrata in politica.
E non la riabbasserò più.
Dott.ssa Barbara Ingrid CERVETTI