Roberto Carbonero |
La Commissione Controllo di
Gestione è una assise permanente del Municipio, che viene presieduta da un
consigliere di opposizione con la specifica funzione di controllo di tutte le
attività amministrative della macchina comunale. Una strumento di grande
efficacia e tutela per il corretto utilizzi dei fondi pubblici e, quindi, dei
cittadini. Per queste ragioni abbiamo ritenuto opportuno esercitare il potere
di controllo che ci è stato attribuito andando ad approfondire uno dei temi più
spinosi dell’amministrazione comunale, un settore in cui nessuno era mai andato
a mettere il naso, ossia il sistema di affidamenti diretti, senza appalti, di
lavori o incarichi pubblici.
Il nostro intento era quello di
fugare ogni dubbio sulla correttezza delle azioni del Comune, nonostante le
“voci di corridoio” su alcune situazioni poco trasparenti, o corsie
preferenziali per un certo mondo, certe associazioni, certi “bacini elettorali”,
non fossero una novità. Analizzando nello specifico i dati sull'affidamento dei
più svariati servizi e delle più varie tipologie di lavoro, si è però evidenziata
una realtà che pare concretizzare i timori di qualcuno per una situazione non
certo edificante. Su nostro impulso oggi indaga anche la Procura e la
Commissione Controllo di Gestione continua un attento approfondimento dei fatti
per comprendere come sia accaduto che vi siano stati incarichi dati
direttamente a parenti o amici, con squilibri che vanno oltre all'inopportuno
sforando l'illecito.
La nostra azione non è una caccia
alle streghe, ma concretizza la necessità, che sentiamo forte, di un sistema
più liberale che renda possibile e concreto un sostegno al mondo della società
civile. Che superi, insomma, quei corto-circuiti che i clientelarismi avevano
creato. Questi sono tempi di anti-politica e di giustizialismo: per noi senza
la politica, quella fatta di impegno e professionalità, non si può arrivare da
nessuna parte, e col giustizialismo si può solo distruggere un sistema democratico
dal quale noi non possiamo prescindere. Non è con la scure dei non eletti che
si può far evolvere la nostra società, non è così che si può guardare con
fiducia verso un futuro più luminoso. Ma è con la buona politica dei fatti,
della trasparenza e della sburocratizzazione che si può tracciare la strada per
uscire da anni che sono assai bui.
E' necessario, dunque, sulle
macerie di un sistema “Torino” che non può continuare, attivarsi per fare rete
e rimanere in stretto contatto di collaborazione, per costruire un sistema più
onesto, trasparente e fondato su principi oggettivi come efficienza,
opportunità e risultato.
Per tutto questo continueremo ad
impegnarci, con la funzione di garanzia e controllo che è riservato
all'opposizione.
Roberto CARBONERO
Roberto CARBONERO